La cupola del Duomo di Firenze

16.03.2015 15:22

Dopo un secolo, all'inizio del 1400 (1410 circa) l'opera del Duomo ha tesaurizzato tutta una serie di risparmi che nascevano anche dalle offerte, per la realizzazione della cupola. Il problema è che se nel 1300 qualcuno sapeva come realizzarla, adesso tutti hanno un po' di paura. La tecnica per realizzare delle centine così grosse e resistenti è scomparsa, non c'è più nessun carpentiere o falegname che si dichiara disposto a creare questa struttura. Quindi oltre a costo c'è questo problema di ordine tecnico. E' proprio in questo momento di incertezza che arriva Brunelleschi, che ritorna a Firenze. "Io so come fare". Il denaro è troppo poco, serve appena appena per fare la centina, serve più del doppio del legno che avete pensato. Sappiate che voi siete a rischio in questo momento con questo denaro e poi non c'è nessuno che vuole affrontare questa cosa. Brunelleschi si dichiara di riuscire a fargli risparmiare i soldi e fare la volta. Nessuno gli dà credito perchè non ha esperienza!

Viene preso in giro per essersi offerto di architettare la cupola. Era un bravo scultore, un pittore geniale, un matematico in gamba, un geometra ma costruire è tutta un'altra cosa, nessuno gli dà credito. B. non fa neanche vedere i suoi progetti quando gli viene chiesto. Era convinto che siccome lui non era conosciuto come architetto qualun altro lo copierà e dato che avrà una fama maggiore della sua nell'architettura loro daranno importanza a lui. 

B. chiede di fidarsi di lui ma finchè non sarà incaricato non farà vedere niente. Torna periodicamente a controllare se avessero trovato qualcuno. Lui aveva la soluzione. Consiglia di bandire un concorso e di far sapere che c'è bisogno di un architetto che sappia risolvere. B. non vuole partecipare perchè vorrebbe dire presentare un progetto.

Viene bandito il concorso: fallimento totale, nessuno aderisce al concorso. Troppo complesso, difficile, hanno tutti paura di quest'impresa. B. ritorna e li deride. Consiglia di mandare il bando non in Italia ma in Germania e Francia!! Lì loro sono abituati ad affrontare questi problemi. E' convinto però che nessuno porterà una soluzione affidabile. Viene bandito il secondo concorso e qualcuno partecipa. Purtroppo non abbiamo più nulla di questi progetti arrivati perchè l'archivio dell'opera del Duomo di Firenze è stato distrutto da un incendio. Abbiamo solo la testimonianza di Giorgio Vasari. Personaggio interessantissimo, pittore della seconda metà del 1500 ma è importante in quanto scrittore. Un testo fondamentale che si chiama "la vita dei più illustri sculptori et architettori" normalmente chiamato "Le vite". Testo che affronta la storia dell'arte per monografia. Vita di Giotto, Duccio, Simone Martini. E' un'opera corposa. Nella vita di Brunelleschi cita due progetti: gli unici due che conosciamo. Di due architetti alemanni, tedeschi. Basari li cita per prenderli in giro. 2 progetti che potevano suscitare ilarità per dimostrare che erano tutti dei progetti assurdi. Il primo progetto tutto sommato non è neanche sbagliato però può essere preso in giro rispetto alle tecniche dell'epoca. Questa cupola è veramente enorme quindi pesantissima. Bisogna fare in modo che sia una cupola leggera. Per farla a. L'architetto che aveva progettato la chiesa aveva già progettato la cupola, pensandola formata da due dupole una dentro l'altra (Due gusci). Questa idea rimarrà per molti, anche per questo architetto. "Facciamo due gusci in muratura e in mezzo mettiamo del materiale leggero" Come le mura a sacco dei romani. . Però dentro al posto di terra e materiale di scarto mettiamo qualcosa di leggero, delle spugne naturali. Materiale che riempie ed è molto leggero. Problema: impermeabilizzazione!! . Cupola destinata a crollare o per implosione (perchè la spugna assorbe acqua, diventa pesante e crolla per il troppo peso) oppure crolla per esplosione (quanto la spugna assorbe ascqua si gonfia, ed esplode la cupola). 

 

Progetto terribile.  L'idea non era tutto sommato sbagliata.. L'altra idea era notevole. Immaginiamo di fare la sezione del duomo. Il problema del duomo è la centina, fare la struttura che regga. Troppo legno, troppo costoso, che richiede dei calcoli, degli studi, la formazione del legno... Se sostituissimo al posto della centina di legno una montagnetta di terra? Riempiamo il duomo di sabbia/terra e poi sempre di sabbia facciamo una collinetta, così la volta può essere realizzata. Questo architetto aveva trovato la soluzione anche per svuotare la sabbia. Mentre veniva gettata all'interno c'era un nesso comunale che lanciava dei fiorini d'oro. Una volta realizzata la costruzione i fiorentini avrebbero fatto a gara per portare via la terra e prendersi i fiorini. Non aveva preso in considerazione che la terra springe sulla pareti laterali!!! Sarebbero crollate essendoci vuoto dall'altra parte. Lui avrebbe messo della terra al posto dl vuoto, e anche a sinistra delle case (dentro), progressivamente. Deserto del sahara trasportato a firenze.

Probabilmente c'erano cose più serie ma Basari lo fa apposta per prendere in giro. 

Brunelleschi gongola, arriva e deride tutti. "Vi siete duplicati il problema perchè prima quasi nessuno era a conoscevnza del fatto che non fosse realizzata questa volta, adesso avete fatto sapere a tutta Eruopa che i fiorentini realizzano cose che non sanno portare cose a rcompimento. Passo più lungo della gamba!!! L'unico a saper risolvere il problema sono io" Non ha tutti i torti!! Dopo un po' di consultazioni si decide di provare col Brunelleschi. Così sicuro di sè. Però un po' di lausole: 1. A B. viene affidato il compito di iniziare a realizzare la cupola per un tempo di prova. 2/" mesi, se la cosa va a buon fine il contratto gli verrà rinnovato periodicamente. Nello stesso tempo però sarà affiancato da una persona che avrà una funzione di controllo. Una persona competente, di fiduia dell'opera del Duomo. Se la cupola si costruirà, sarà a nome di B- e di questo altro controllore. Se invece la cupola non dovesse andare a buon fine la colpa sarà esclusivamente del B., e dovrà rifondere tutte le spese con una penale molto pesante. Viene messa (penale) per capire se B. è davvero sicuro di affrontare questa cosa, se è consapevole. B. si accorge che questo è il massimo che gli concederanno e accetta. Poi scopre che gli viene affiancato una persona che si chiama GHIBERTI!!!! Uno che non ha mai fatto niente nell'ambito nel'architettura, non sa niente. Ma è un nome molto noto. 

Prima idea del B. è che non si debba costruire la cupola, ma sia necessario innalzare ulteriormente per due motivi: vanno inseriti dei cupollotti, semicupo,e che sorreggono questa cupola e poi bisogna alzare alzare acora un po' per realizzare una zona con 8 grandi finestre circolari perchè questa costruaione se no è buia, Bisogna fare in modo che entri luce. Prima di costruire la cupola bisogna innalzareil muro per realizzare il tamburo.. Cupola a pianta ottagonale. Le finestre si chiamano oculi. Costruzione non particolarmente difficile, il problema a è la cupola. 

G. e B. non vanno d'accordo. Siamo nel 1414, sono passati 12 anni dal concorso!! B. non si fida del Ghiberti e non disegna niente, però fa costruire e la costruzione prosegue bene. Il problema enorme accade quando è finito il muro, sta per essere iniziata la parte curva. B. inizia ad impostare la parte curva ma si ammala di una malattia gravissima, una sorta di coma. Ahimè passano 10 giorni, tutti sperano in una guarigione, passa 1 mese, 2 mesi. G. ormai è l'unico che può portare avanti questo progetto però non ne sa molto. Inizia a costruire e sbaglia decisamente i calcoli. Quel poco che costruisce crolla rovinanto anche la parte sotto. Ed ecco che allora ci si rivolge di nuovo a B. ma lui è lì in questo stato vegetativo. Proprio quando arriva la commissione dell'opera sotto la sua mano, B. inizia a parlare. "Posso risolvere il problema solo se non mi mettete nessuno in mezzo". Aveva simulato la malattia per provare l'incompetenza del B.!!!!! Dovrebbero licenziarlo, ma non possono (il Ghiberti). L'opera del duomo di Firenze farebbe brutta figura se dichiarasse di aver preso uno incompetente, quindi lo devono tenere. "Egregio artista, quello che è successo è dovuto al caso. Però ci preme tantissimo vedere realizzata la porta bronzea, è passato tanto tempo. Sarebbe opportuno che lei si dedicasse alla porta bronzea!!". Le aumentiamo lo stipendio per farle vedere che non lo stiamo licenziando per la sua incompetenza. Pagato il doppio di B. per non fare nulla. B. accetta, vuole che la cupola sia sua, non gli interessano i soldi. Fatto questo B. rimane da solo e inizia a disegnare. Per fortuna perchè muore prima del completamento della cupola!! Se non ci fossero stati i suoi disegni, la lanterna (parte sopra della cupola) non sarebbe mai stata realizzata. Invece ci sono progetti grafici, gli studi statici, modellini della lanterna.

B. si mette a curare tutti i dettagli. 2 tipi di architetti: primo tipo: disegna, fa il progetto e poi delega la realizzazione a un direttore. Ma li cambiano tutti!! Di fronte alle difficoltà semplificano le cose. Ma l'architetto se ne frega. (Leon Battista Alberti)

B. invece è uno che lavora in cantiere, progetta tantissime cose. B. progetta anche dei mattoni, leggermente curvi in modo da costruire la curva della calotta interna. Sono diversi a seconda della posizione. B. inventa anche l'ascensore!! Il problema è far arrivare su i muratori (come un palazzo di 15 piani) non stanchi morti ma carichi e freschi per lavorare. Oltre a salire da soli si portavano sulle spalle i mattoni di solito! Invece inventa un saliscendi, utilizzando le carrucole. Un solo asino//bue può tirare su 20 persone su una piattaforma. Un altro problema: il muratore sale la mattina però poi ci sarebbero i tempi morti, quando scende per mangiare. Allora lo lasciamo su e gli facciamo portare il cibo caldo. Il muratore non deve neanche scendere, scende solo alla fine della giornata lavorativa. Organizza dei punti in cui si possa riscaldare questo cibo. C'è anche il problema dei bagni! Organizza anche quelli, dei condotti per delle latrine temporanee. Progetta tutto ed è in cantiere a seguire tutto perchè ogni problema lo stimola nella ricerca di soluzioni. 

C'è bisogno di un materiale leggero, più leggero della normale terracotta ma che abbia lo stesso livello di resistenza non in quanto all'urto ma alla compressione. B. ha un'idea (ce lo dice sempre Vasari), che gli viene leggendo la Bibbia, dove viene scritto cosa facevano gli Ebrei quando erano schiavi degli Egiziani. Facevano i mattoni mettendo insieme argilla e paglia. Poi venivano cotti al sole. E se li cuocessimo al forno? La paglia si brucia, si carbonizza, rimane un mattone molto forato che risulta avere un peso specifico molto minore!! Sottoposto alla compressione non ha problemi!! Invece non resiste all'urto, però è una variabile poco importante. Anche lui parte dall'idea di realizzare due gusci, uno esterno e uno interno. Usa questi mattoni nel guscio interno.

Vengono disposti in un modo che non è abituale e questa cosa arriva a B. (uomo di cultura) dai testi antichi in cui si parla dell'opus spicatum. Disporre i mattoni, e si creare una connessione migliore. I mattoni infatti non sono perfettamente a forma di parallelepipedo ma con una leggera curva. Li aveva progettati diversi se stessero a destra o a sinistra. In modo tale che non c'è più bisogno di una centina per sorreggerli ma sono così incastrati che basta reggere un punto per reggere una zona piuttosto ampia. L'idea è di sorreggere con singoli puntoni che bloccano certi mattoni. 

Per il guscio esterno Brunelleschi pensa a un'altra cosa. Anch'essa ha una partenza dall'ottagono, 8 spicchi caratterizzati dalla presenza dei costoloni di marmo, materiale pesante. Hanno all'interno altre due costole e una serie di elementi orizzontali. Quindi non è compatta come il guscio interno ma come uno scheletro, realizzato con materiale pesante ma che lascia parecchi fori. Sullo scheletro è poggiata la pelle, tegole di materiale leggero che si incastrano una con l'altra. Ogni tanto c'è l'aggancio alla struttura. Essendo una superficie grande, d'estate risente della temperatura. Il sole scalda il materiale e lo dilata. Le tegole si dilatano ma siccome sono legate solo da una parte alla struttura potrebbero scivolare le une sulle altre. La pelle può stringersi o allargarsi a seconda della temperatura, senza rompersi. Geniale.

Il fatto di aver realizzato lo scheletro in materiale pesante era per inserire un tempietto, lanterna, tutta in marmo. Materiale pesantissimo. Ha una funzione, riduce le spinte laterali aumentando il peso verticale. Le spinte laterali non erano solo quelle della cupola in sè ma anche quelle del vento. Il peso tiene in tensione i costoloni e la cupola non si sposta.

Il problema grosso era quello delle centine e delle armature per realizzare la calotta interna. Anche poi per il guscio esterno. Le centine servono per far star su l'arco ma anche a fare in modo che a queste centine si aggancino i ponteggi dove lavorano gli operai. Come facciamo a fare delle centine che non costino troppo ma che consentano agli operai di lavorarci su? B. pensa a dei ponteggi che non partono da terra ma dei ponteggi aerei. Idea: inseriamo delle travi grosse su cui poi vengono messo una pavimentazione di legno su cui si può lavorare. Si può poi ulteriormente sopraelevare. In questo modo, Poi con il locus spicatum ne blocco uno e ne blocco tanti altri. Piccole aste incastrate su questo ponteggio. Ci sarebbero altrimenti da mettere pali di legno di 45 metri per arrivare al primo ponteggio. Per ogni spicchio ci sono 9 fori, gli alloggiamenti delle travi. Oggi non sono chiusi!!! Servono per incastrare le travi ma poi servono e vengono lasciati aperti per un altro motivo: ci sono degli ulteriori lavori da fare? Si reinseriscono le travi. Oppure: la parte interna deve essere affrescata? Chi dipinge all'interno ha bisogno dei ponteggi, Giorgio Vasari. Servono anche per fare entrare della luce, non nella chiesa ma nell'intercapedine tra i due gusci, sui gradini. Rottura da shock termico (riscaldo qualcosa da una parte ma la raffreddo dall'altra), estate, sole che batte, cupola si riscalda all'esterno, all'interno la chiesa è ancora fredda, se non ci fossero le aperture la cupola si spaccherebbe. Passaggio graduale di aria calda all'interno e fredda all'esterno.

Tra i due gusci vengono realizzate in muratura delle scale per arrivare fino alla lanterna.