Introduzione all'opera
L'opera è un commentario della guerra gallica. Sono appunti scritti in modo veloce, come una base per un'opera storia da elaborare successivamente. Venne scritta appunto affinchè qualcuno si basasse su di essa per scrivere un'opera, ma questo processo non venne mai attuato in quando lo scritto in sè avesse già lo stile significativo ed efficace di un testo.
Cicerone definisce i testi "nudi, recti, venusti" ossia essenziali, schietti e pieni di grazia
I brani sono scritti anno per anno e secondo i critici nella stagione invernale, anche se sembra che un suo seguace abbia detto che siano stati scritti di getto, senza interruzioni.
Non confluisce la parte critica: Cesare infatti è autore e protagonista, ma vuole dare alla sua opera una patina di oggettività, in quanto questa guerra ha portato perdite ingenti. Tutta l'opera infatti è scritta in terza persona (non lo fa quindi per elogiarsi!)
Riesce a modulare gli episodi narrati per non far trasparire i momenti di massima difficoltà ed è il primo a proporre l'immagine di una civiltà, seppur grezza ma con dei valori.
Non c'è una era e propria introduzione, come invece fa Sallustio. Cesare inizia presentando l'ambiente in cui l'opera si svolge e le sue popolazioni.