Liber VI, 24

04.02.2015 17:43

- In questo capitolo Cesare fa un confronto tra Galli e Germani

- Dei Germani in realtà ha già parlato nella seconda parte del primo libro (scontro con Ariovisto ecc.). Fa questa parte etnografica dei Germani per coprire un momento in cui la guerra non stava dando i successi che Cesare si aspettava

- Inferre bellum = portare guerra

- Colonie = zone di confine dove venivano trasferiti gli uomini

- Eratostene = stuidoso e scrittore di geografia

- Selva Ercinia: foresta tra il Danubio e il Reno

- Il giudizio di Cesare anticipa quello di Tacito: le popolazioni che si astengono da un grado di cività raffinato si mantengono molto forti, quelli che invece si fanno contagiare dalla superficialità, dalle cose materiali e superflue, si indeboliscono. Tacito ne parlerà nel De Germania nel 1° secolo dopo cristo

- Ne quidem = neppure, nemmeno. Si nega il termine in mezzo, in questo caso se

- Egestate, da egeo = stato di privazione

- Cesare parla anche dei suoi contemporanei. Troppi agi, comodità e lussi fanno perdere la grinta

- Essere vicini alle provincie ha corrotto le anime dei Galli. I Germani invece, essendosi tenuti lontani, no

- Virtute: ablativo di limitazione